Recupero crediti: tutela legale
Se il debitore non paga al creditore la cifra dovuta, quest’ultimo può agire per fare valere i propri diritti, rispettando dei passaggi precisi. In questi casi è importante agire tempestivamente per riuscire ad avere migliori risultati.
Inizialmente si procede in via stragiudiziale, effettuando dei solleciti di pagamenti e cercando di trovare un accordo con il debitore. Soltanto se non si ottengono dei risultati soddisfacenti si procede in via giudiziale. A tal proposito, è sempre utile verificare la situazione patrimoniale della controparte.
Lo Studio Legale dell’Avv. Facchinetti segue i clienti nelle varie fasi del procedimento, ed effettua verifiche patrimoniali sul debitore, grazie all’accesso a banche dati costantemente aggiornate.
Quali crediti possono essere recuperati?
Si possono intraprendere delle azioni rapide per recuperare crediti:
- Certi: il creditore è in possesso dei documenti per dimostrare la sua esistenza, ad esempio un contratto, una fattura, ecc
- Liquidi: il suo ammontare è determinabile in modo preciso
- Esigibili: non ci sono condizioni che impediscono il pagamento, come ad esempio una fattura non ancora scaduta
Ma, anche se il credito non fosse certo, liquido (o non facilmente liquidabile), è comunque possibile recuperarlo. (ci vorrà solo un po’ di tempo in più rispetto ad un credito certo e liquido dall’origine).
Recupero crediti stragiudiziale
Il recupero stragiudiziale del credito avviene attraverso solleciti di pagamento scritti, telefonici e costituzione in mora, ovvero si invia una raccomandata con ricevuta di ritorno o PEC intimando il debitore a pagare entro un termine preciso, oltre il quale si ricorrerà all’Autorità Giudiziaria, con addebito delle spese relative.
Si tratta di attività estremamente importanti, per questo motivo è consigliabile affidarsi ad esperti del settore, per essere incisivi fin da subito. Infatti, il più delle volte le iniziative prese dal diretto interessato non vengono percepite serie ed autorevoli dal debitore, che tende ad ignorarle.
Se la controparte è collaborativa è possibile portare avanti una trattativa utile per organizzare un piano di rientro o un accordo a saldo e stralcio.
Nel caso in cui, invece, non ci sia alcuna risposta da parte del debitore è possibile ricorrere all’Autorità Giudiziaria, con addebito delle spese relative.
Recupero crediti giudiziale
Prima di intraprendere la via giudiziale è bene valutare il patrimonio del debitore per comprendere se esiste la concreta possibilità di recuperare il credito. Se il soggetto, infatti, non dispone di beni propri, anche un’eventuale condanna non porterebbe a nessun risultato.
Se il debitore non provvede spontaneamente a saldare il pagamento, è possibile:
- richiedere al Giudice l’emissione di un Decreto Ingiuntivo (procedimento più veloce)
- instaurare una causa ordinaria, di durata sovente più lunga rispetto al decreto ingiuntivo.